L’esposizione itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano chi subisce uno strupro, sarà inaugurata il prossimo giovedì 2 marzo alle ore 9:30 presso l’ex Chiesa del Carmine in via della Libertà 97.

L’Amministrazione comunale in collaborazione con Amnesty International Emilia-Romagna gruppo di San Lazzaro e l’Associazione I Portici di Medicina ha organizzato l’iniziativa all’interno della programmazione che si svolgerà in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna.

“Com’eri vestita?” racconta storie di abusi attraverso gli abiti in esposizione che rappresentano l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. La mostra vuole denunciare la vittimizzazione secondaria che attribuisce alle donne la responsabilità dello stupro.

I visitatori potranno vedere quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano: si rendono così evidenti gli stereotipi che inducono a pensare che le donne possano automaticamente eliminare la violenza sessuale eliminando alcuni indumenti dagli armadi o evitando di indossarli.

L’esposizione sarà visitabile fino al 12 marzo e si potrà accedere gratuitamente nei seguenti giorni e orari: sabato 4 marzo dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:30; domenica 5 marzo dalle 9 alle 17:30; mercoledì 8 marzo dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:30; giovedì 9 marzo dalle 9:00 alle 12:00; sabato 11 e domenica 12 marzo dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:30.

La mostra fa parte della campagna #IoLoChiedo, volta a sollecitare al Ministero della Giustizia un adeguamento della legislazione italiana alle norme internazionali. Quindi, la revisione e modifica dell’articolo 609-bis del codice penale affinché qualsiasi atto sessuale non consensuale sia punibile. Parallelamente, la campagna intende portare avanti sul territorio, grazie all’impegno delle attiviste e degli attivisti, un’azione capillare di sensibilizzazione sul tema della violenza sessuale.

“I reati sessuali costituiscono un grave attacco all’integrità personale, compromettendo una serie di diritti umani come il diritto alla vita, alla salute fisica e mentale, alla sicurezza personale, alla libertà, all’uguaglianza all’interno della famiglia e davanti alla legge, indipendentemente dall’identità di genere – dichiara il Vice Sindaco Dilva Fava. In occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna, abbiamo fortemente voluto accogliere la mostra di Amnesty International per promuovere sul nostro territorio azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne”.

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