IPOCRISIA: “Tendenza a simulare buone qualità, buone intenzioni, apparendo diversi da ciò che si è, allo scopo di farsi benvolere o per trarre in inganno”.
Ipocrisia è quando professi libertà di stampa e di pensiero, ma in Consiglio Comunale respingi in modo netto la proposta del gruppo misto di conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Ipocrisia è quando ti spendi per la sostenibilità ambientale, ma poi, votando al Circondario Imolese, permetti di modificare i regolamenti al fine di concedere la possibilità di costruire capannoni a metratura illimitata, come sta accadendo nei pressi di Castel Guelfo.
Ipocrisia è quando il tuo partito di riferimento mette in programma la legalizzazione della cannabis, ma in Consiglio Comunale respingi l’ordine del giorno del gruppo misto che chiede di attivarsi presso il Parlamento per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge per regolamentarne produzione e consumo.
Ipocrisia è quando ti poni l’obbiettivo di agevolare la mobilità dei cittadini, ma poi concordi che sia più utile un metrobus su gomma sulla San Vitale per andare a Bologna, rispetto al ripristino della ferrovia, e per di più, allo stesso tempo, cancelli l’unica navetta che porta alla stazione dei treni più vicina, anziché potenziarla.
Ipocrisia è quando ti ritieni democratico, ma durante la votazione del nuovo regolamento del Consiglio Comunale imponi in modo univoco le tue decisioni, cancellando all’ultimo momento tutte le modifiche che avevi già accettato e concordato in precedenza con le opposizioni.
Negli ultimi decenni ci siamo tristemente abituati all’ipocrisia, d’altronde gli amministratori locali non fanno altro che ricalcare le orme dei gruppi nazionali. Ma se è vero che i politici sono lo specchio della società che rappresentano, allora il nostro augurio per il nuovo anno è che ciascuno di noi possa liberarsi di quell’abitudine all’ipocrisia e alzare la voce verso promesse non mantenute o tradite, con la speranza che questo torni presto a riflettersi in politica.
