Il presepio di Wolfango arriva a Medicina. L’esposizione racchiude trenta tra le statue più importanti delle duecento che compongono il famoso presepio dell’artista bolognese Wolfango.

Appassionato di presepi fin dall’infanzia, Wolfango ha plasmato, a partire dal 1964, nell’arco di mezzo secolo, statue e figure in terracotta che compongono uno dei più importanti e affascinanti presepi italiani.

Un’opera di straordinaria bellezza e dalla profonda intensità espressiva, una perfetta armonia tra iconografia religiosa e laica.

Il Presepio di Wolfango è un racconto che attinge dal passato e dalla tradizione ma affonda le radici in un presente più vivo che mai.

Inaugurazione domenica 26 novembre ore 16

 La mostra, curata dalla figlia Alighiera Peretti Poggi, sarà allestita presso la Chiesa di Santa Maria della Salute in Via Cavallotti e sarà a ingresso gratuito.

Orari di apertura

venerdì ore 15-19
sabato ore 10-13 e 14-18
domenica ore 10-13 e 14-18

Aperture straordinarie

8 dicembre 2023, 6 gennaio 2024 ore 10-13 e 14-18
13, 25, 26 dicembre 2023, 1 gennaio 2024 ore 15-19

Visite guidate

condotte dalla curatrice l’8 e 22 dicembre 2023 ore 16 e 6 gennaio 2024 ore 16

La mostra è in collaborazione con la Fondazione Donati Zucchi e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Città Metropolitana di Bologna e dal Nuovo Circondario imolese.

Si ringraziano per il supporto i Portici di Medicina, l’associazione gli Eretici e Sfera farmacie.

Nota sull’autore

Wolfango Peretti Poggi (1926-2017), ha vissuto e lavorato a Bologna. Pur avendo compiuto studi classici, ha sempre disegnato e dipinto sin dalla tenera età, sotto la guida di suo zio Peppino. Dopo anni di ricerca, è nel 1968, con la “Cassetta dei rifiuti” che approda alla sua definizione stilistica, grazie anche all’avvento dei colori acrilici, tecnica che gli permette di esprimere appieno la sua personalità artistica, con la realizzazione di grandi quadri materici. La sua poetica si concentra sulla rappresentazione mimetica del reale con una pittura carica di strati di colore e l’ingrandimento delle figure per poterle esaminare in maniera approfondita. Pur definendosi pittore, in parallelo ha avuto una lunga carriera da illustratore, firmandosi con vari pseudonimi e illustrando numerosi libri

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