La Pinacoteca Aldo Borgonzoni

Il legame che lega Aldo Borgonzoni a Medicina è, senza dubbio, ben più dell’esigenza di lasciare al paese natio qualche cosa di sé. E’ una vera e propria affermazione delle sue radici, mai dimenticate, è la ricerca di se stesso nella sua gente, è il desiderio di comunicare con la sua terra e con una comunità di cui ha vissuto (da vicino o da lontano) storie e tragedie, tensioni e vittorie.

Per oltre mezzo secolo Aldo Borgonzoni ha raccontato con la sua arte gli eventi storico-sociali più rilevanti ed innovativi, quasi commentandoli con la passione, l’impegno civile, la febbre esistenziale che ha caratterizzato tutto il suo lavoro (nella foto a sinistra un particolare delle pitture murali presso la Camera del lavoro).
La sua opera è stata definita, nel corso del tempo, espressionista, neocubista, realistica. Ma realistica è da sempre, anche se intrisa di interpretazioni ed irrequietezze personali: dal ciclo pittorico incentrato sulle lotte sociali, all’epoca dell’antifascismo e della resistenza, sulla vicenda quotidiana dei contadini, delle mondine, dei lavoratori tutti a quello del Concilio Vaticano II che, comunque, egli ha documentato, ponendosi come osservatore critico, volto a recepire ogni messaggio ed espressione, fino ai suoi ultimi percorsi astratti, cromatici, sperimentali. In ognuno di loro esiste un comune denominatore che, generato da una mente fervida e curiosa, spazia dalla ricerca incessante dell’estetica e dello stile alla trasgressione e al dubbio.

La pinacoteca al terzo piano contiene una ricca collezione di opere (disegni, dipinti e sculture) donata alla comunità dal maestro Aldo Borgonzoni, qui nato nel 1913, testimonia il periodo medicinese del pittore (che qui realizzò nel 1948, presso la Camera del Lavoro, anche una enorme pittura murale a tema sociale che narra episodi della storia e del lavoro del paese del Novecento), nonché i successivi sviluppi della sua ricerca artistica, incentrata sulle lotte sociali, sull’epoca dell’antifascismo e della resistenza, sulla vicenda quotidiana dei contadini, delle mondine e dei lavoratori, e sul Concilio Vaticano II.

I lavori dell’artista sono completate da opere provenienti dalla sua raccolta privata, di autori per lo più, ma non solo, di ambito bolognese ed emiliano, con sculture di Tirelli, Sartelli, Brunetti, Santachiara e altri lavori di Schifano, Grazzini, Rambelli, Bioli.

Pubblicazioni relative ad  Aldo Borgonzoni in Biblioteca:

Aldo Borgonzoni. Catalogo della Mostra antologica 1934-1963, Medicina, 1963

C.L. Raggianti, Aldo Borgonzoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1986

Collina C. (a cura di), I luoghi d’arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo, Bologna, Compositori, 2004, pp.122-123 (2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008)

M.A. Baitello e L. Strozzieri, Borgonzoni, Pescara, Grafiche Ballerini, 1986

G. di Genova, Borgonzoni, Bologna, Bora, 1991

Spazio aperto verso la generazione del 2000. Opere della seconda donazione medicinese del M.° Aldo Borgonzoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1991

Borgonzoni. Concilio Vaticano II 1961-1980. Motivi e riflessi, Bologna, Off. Grafiche Calderini, 1994

D. Barbieri e L. Grossi, La pittura murale di Aldo Borgonzoni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995

La *comunità di Medicina per Aldo Borgonzoni (1913-2004) nel centenario della nascita, a cura di Orlando Piraccini, Comune di Medicina, 2013
Aldo Borgonzoni. Arte e ideologia di “perdurante giovinezza, atti del convegno, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, 11 ottobre 2013, a cura di Gloria Bianchino e Claudia Collina, Edisai, 2014.

Orari di apertura al pubblico

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