La ristrutturazione della sacrestia dell’ex chiesa del Carmine di Medicina è stato uno tra i primi lavori pubblici a ripartire dopo il lockdown. Con il desiderio di restituire il prima possibile ai medicinesi uno spazio pubblico che contribuisca a ricostruire la socialità messa a dura prova durante la pandemia.

 

Dopo un anno, si sono concluse le opere sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza dei Beni culturali dell’Emilia-Romagna, mentre la ditta che ha operato è specializzata in cantieri di restauro architettonico. L’importo totale dell’intervento è stato poco inferiore ai 160.000 euro, di cui 70.000 usufruendo di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna nell’ambito dell’intervento “Rigenerazione urbana in cantiere: La Sagrestia del Carmine si rinnova”.

 

Il miglioramento della sagrestia è stato solo un anticipo del più ampio progetto che vede il restauro e risanamento strutturale della chiesa. I lavori hanno interessato principalmente il rifacimento della pavimentazione, con i passaggi tecnici nel sottofondo, il consolidamento di parti murarie, il ripristino degli intonaci e delle tinte e la realizzazione di impianti.

 

L’intervento è stato preceduto da saggi ed analisi a cura di esperti. Per il periodo dei lavori, ad opera dei Restauratori professionisti, le tele sono state spostate nella navata centrale della chiesa per la mostra “Nuova luce sul Carmine – La Sagrestia svelata”. Il Carmine è riconosciuto come un patrimonio culturale e architettonico che va oltre la dimensione comunale. Infatti, all’interno sono ancora conservate al loro posto tutte le pitture settecentesche originali, eseguite per conto di diversi carmelitani medicinesi dai maggiori pittori d’area bolognese, secondo un programma tematico incentrato sulla storia della spiritualità dell’ordine.

“Il sostegno al restauro della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna è stato fondamentale per il recupero di questo prezioso luogo. L’attività delle Fondazioni si conferma centrale nel supportare interventi così importanti, ma onerosi. – afferma il Sindaco Matteo Montanari – Lo spazio della Sagrestia del Carmine vuole diventare un nuovo punto di riferimento per la cultura e le associazioni del territorio medicinese e metropolitano. L’intento è di anticipare con la Sagrestia il completo recupero ad uso pubblico della ex chiesa. Infatti, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter iniziare entro fine anno i lavori di consolidamento strutturale, finanziati con fondi nazionali. E stiamo guardando anche ai fondi stanziati dal PNRR per poter completare il restauro architettonico e promuoverne un pieno utilizzo”.

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