La città

Informazioni generali sul territorio di Medicina e la storia del Comune

Medicina

Medicina è un comune di oltre 16.000 abitanti appartenente alla provincia di Bologna, situato ad est del territorio bolognese presso i confini con la Romagna e il ferrarese, sulla strada statale San Vitale che collega Bologna con Ravenna (l’antica Via Salaria).

Sotto il profilo ambientale il territorio di Medicina si presenta completamente pianeggiante (m.25 s.l.m.) e solcato da diversi torrenti e scoli che scendono dalle vicine colline (Torrenti Idice, Quaderna, Gaiana, Canale di Medicina, Sillaro, Garda, Fossatone) per confluire nelle valli a ridosso del fiume Reno (ex Po di Primaro).
La zona a sud, presso l’asse “San Vitale”, è caratterizzata da un più intenso insediamento e da aziende agricole a conduzione diretta; a nord della statale e del Canale Emiliano Romagnolo, prevalgono le zone a più estesa coltivazione: “le larghe”, un tempo aree vallive poi bonificate.
In quest’ultima fascia di territorio, percorsa dai corsi d’acqua, restano zone umide (valli, casse di espansione, stagni) aventi sia un valore storico-ambientale unico nella pianura bolognese sia un rilevante ruolo di interesse economico, culturale e turistico in via di ulteriore valorizzazione, prima fra tutte l’Oasi naturale del Quadrone, con percorsi, punti di osservazione, museo didattico e centro di accoglienza visite.

Il nome di Medicina, che deriva dal sostantivo latino medicina “luogo ove si medica, ci si cura”, compare per la prima volta in un documento ravennate del 885, dove il territorio ad est del capoluogo viene denominato Medesano.

L’antica leggenda di fondazione fa risalire il nome di “Medicina” alla miracolosa guarigione dell’Imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, che caduto malato in questi luoghi, guarisce grazie ad un brodo nel quale incidentalmente era caduta una serpe. Per riconoscenza l’Imperatore chiama questa terra “Medicina” e la investe di particolari privilegi, difendendo la sua autonomia di Bologna ed ampliandone il territorio comunale.

Il mito di fondazione ci viene tramandato da una quartina di versi cinquecenteschi:

“Mira tu viator historia bella,
qui per un serpe ebbe pietosa aita
Federico Barbarossa ond’ebbe vita
per cui qui Medicina ognun l’appella”

Lo stemma comunale

Descrizione araldica:
Di rosso, alla croce d’oro, accantonata nel 2° dalla scritta LIBERTAS a lettere pure d’oro, e nel 3° dalla scritta MEDICINA a lettere dello stesso, entrambi in BANDA. Col capo d’azzurro, a tre gigli d’oro, posto tra quattro pendenti del Lambello di rosso, cucito.

Caratteristiche:
Simboli: Giglio
Colori: Azzurro, Oro, Rosso

Medaglia d’argento al Merito Civile

Tale riconoscimento è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 26 giugno 2008 con la seguente motivazione:

“I cittadini insorgevano, con l’adesione ad alcune formazioni partigiane, contro l’oppressione nazifascista, partecipando, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità umana, alla lotta di Liberazione. Le donne, con la loro compattezza, offrirono un ammirevole contributo, non rivelando notizie sulle persone nascoste e conducendo azioni di rivendicazione sociale.
La popolazione, sopportata la perdita di molti dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, di incrollabile fermezza e spirito patriottico”. 1944/1945 – Medicina

Titolo di Città della scienza

Medicina dal 2004 ha istituito il riconoscimento “Città di Medicina – Città di Scienza”, voluta dal Sindaco Nara Rebecchi, per ricordare quei concittadini che hanno dedicato la propria vita e il proprio impegno in ambito scientifico.
I motivi per i quali Medicina si può definire Città di Scienza sono:

• avere come cittadina onoraria il premio Nobel, Rita Levi Montalcini
• avere sul proprio territorio il Radiotelescopio Croce del Nord
• ospitare i locali di ricerca del Cnr
• aver dato i natali a Giuseppe Biagi
• avere tra i suoi cittadini Loris Prantoni, per due volte al Polo sud nella stazione di ricerca a Terranova, dove campeggia lo stemma di Medicina

Personalità a cui è stato attribuito questo riconoscimento: 
2004: Alla memoria del dott. Gino Zanardi – medico dedito alla salute dei bambini
2005: Ing. Clarbruno Vedruccio, fisico e inventore del Bioscanner
2006: Giangi Poli, documentarista scientifico, e alla memoria di Marcello Ceccarelli, fondatore del Radiotelescopio

Ultimo aggiornamento: 02/04/2024, 08:55

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