Contributi di immediato sostegno alle famiglie (CIS), emergenza di maggio 2023

La Regione Emilia-Romagna ha attivato una procedura immediata e sperimentale che consente di velocizzare e alleggerire l’attività di  sostegno ai nuclei familiari colpiti dall’alluvione.

Primo contributo immediato per sostenere le famiglie

Si tratta di un primo acconto di 3.000 euro, per poi arrivare fino a un massimo di 5.000 euro.

A questo, si può aggiungere un ulteriore contributo forfettario di 750 euro per le spese legate alla perizia asseverata, necessaria per rilevare i danni soltanto di importo superiore a 5.000 o per danni non coperti da questa ordinanza al fine di impostare futuri provvedimenti.

Per danni fino a 5.000 euro non è richiesta la perizia.

Tra gli esempi delle spese che potranno essere rimborsate con il contributo (e che dovranno essere documentate): la pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti, gli interventi su elementi strutturali e impiantistici; spese per mobili ed elettrodomestici, ma anche – per la prima volta in una situazione di calamità – acquisto dell’abbigliamento, stoviglie e utensili, ed eventuale materiale didattico per i figli.

Possono presentare domanda i nuclei familiari che avevano alla data dell’evento dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa allagata o  interessata da movimenti franosi che l’hanno resa non utilizzabile.

Il contributo può essere riconosciuto anche per danni alle parti comuni di un edificio residenziale (es.condominio) in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, in cui i danni non consentono l’utilizzo dell’edificio (vedi art. 1 comma 1 dell’ordinanza)

Definizione di nucleo familiare e di abitazione principale abituale e continuativa
Per abitazione principale abituale e continuativa si intende quella in cui alla data degli eventi calamitosi risultava stabilita la residenza anagrafica e la dimora abituale del nucleo familiare.

In  caso di dubbi circa l’effettiva dimora abituale nell’abitazione sgomberata,  il Comune richiede la documentazione comprovante la effettiva dimora (es: contratti di locazione, comodato o usufrutto, utenze e relativi consumi).

Se la documentazione richiesta non viene prodotta entro il termine, la domanda sarà rigettata.

Per nucleo familiare si intende quello risultante dal certificato storico dello stato di famiglia.

Come chiedere il contributo

Per richiedere il contributo bisogna utilizzare i moduli allegati:

  • domanda di acconto (modulo a1);
  • delega in caso di comproprietà (modulo a2);
  • delega del proprietario per il locatario residente per interventi e contributo (modulo a3);
  • delega a favore dei condomini in assenza di amministratore  (modulo a4);
  • delega dei condomini agli amministratori di condominio modulo a5);
  • procura speciale in caso di necessità (modulo a6);
  • domanda di saldo e giustificativi di spesa (modulo b1);
  • schema perizia
 
La domanda va presentata su apposito modulo e può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata al seguente indirizzo:

Comune di Medicina – Ufficio edilizia privata – via Libertà, 103 Medicina indicando nell’oggetto “Primo contributo per l’immediato sostegno”.

ll Comune dopo aver ricevuto la domanda, verifica i dati dichiarati e trasmette al presidente della Regione, commissario per l’emergenza, e al Dipartimento nazionale della Protezione civile i dati minimi (nome, cognome, telefono, mail e codice IBAN) per procedere ai pagamenti.

Tempi

Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni l’esito delle istruttorie alle domande:

  • di acconto entro il 30 giugno 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto, che è fissato per i cittadini al 30 agosto 2023.
  • di saldo entro 15 luglio 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande di saldo, che è prorogata per i cittadini al 30 marzo 2024 (prorogata con ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile 1045 del 14 dicembre 2023)
  • Con ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 1080 del 15 marzo 2024, sarà possibile presentare la domanda di saldo entro il 30 novembre 2024.
Qualora le Amministrazioni comunali accertino che le somme in precedenza erogate non siano dovute in tutto o in parte, comunicheranno ai soggetti beneficiari la restituzione delle somme entro il termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione del provvedimento.

Per la restituzione delle somme è previsto il versamento diretto  da parte dei cittadini, su richiesta degli Organismi Istruttori (Comuni o Unioni), sul noto iban collegato al conto corrente infruttifero n. 22330, aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato e intestato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (allegato alla mail).

La mancata restituzione entro il suddetto termine costituisce titolo per l’iscrizione a ruolo, secondo le procedure ordinarie, da parte dell’Amministrazione procedente (Comune o Unione), dell’importo dovuto, oltre agli interessi legali

Ultimo aggiornamento: 04/11/2024, 10:26

Rimborsi alluvione 2023 per imprese e privati

È attiva la procedura per richiedere il riconoscimento dei danni subiti da parte delle attività produttive e delle abitazioni private danneggiate dagli eventi alluvionali di maggio 2023.

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