Museo Civico – Storia della raccolta

Il Museo Civico di Medicina nasce come esposizione di materiale storico raccolto nel tempo presso il Municipio e la Scuola Elementare. E’ dai primi anno ’60 del Novecento che, grazie all’attività del gruppo di appassionati volontari – poi ACRASMA (Associazione Culturale Ricerche Archeologiche e Storiche di Medicina)- le raccolte di donazioni, acquisizioni e reperti vengono esposte in locali comunali; nel 1965 interviene il riconoscimento ministeriale di “Museo minore”.

L’attività dell’associazione culturale e il sostegno dell’Amministrazione Comunale negli anni successivi producono una continuità di iniziative (ricerche, mostre, pubblicazioni, coinvolgimento di scuola e cittadini) e fanno apprezzare il museo come patrimonio di tutta la comunità. Testimonianza di tale considerazione da parte del territorio e della gente sono le varie notevoli donazioni succedutesi nel tempo: l’intero arredo dell’antica Farmacia dell’Ospedale, il laboratorio e strumenti musicali del liutaio Ansaldo Poggi, la serie di utensili e modellini di Checco Marabini e della tessitura tradizionale di Ermelinda Tinti costituiscono nuove sezioni tematiche del Museo.

Oltre al materiale pervenuto da donazioni le raccolte vengono arricchite con acquisizioni, da parte del Comune, di ceramiche popolari e della devozione locale e con l’esposizione di documenti storici e opere d’arte provenienti da locali comunali.

Determinanti inoltre sono state, per il prestigio e la completezza del Museo, le ricche donazioni di opere pittoriche effettuate, nel 1986 e successivamente, dal maestro medicinese Aldo Borgonzoni. A fronte di una così consistente serie di sezioni e della qualità delle raccolte pervenute per donazione e per incremento di reperti archeologici rinvenuti sul territorio, a seguito di scavi effettuati dal Gruppo Archeologico locale in collaborazione con la Soprintendenza competente, l’Amministrazione Comunale ritiene di creare una adeguata e stabile sede.

Nel 1998 le raccolte vengono così organicamente allestite nei locali ristrutturati dell’antico Palazzo della Comunità che, con questa intervento, assume a tutti gli effetti il ruolo di centro civico delle istituzioni culturali della città con Biblioteca, Auditorium, Museo, Pinacoteca, Uffici Scuola e Cultura e, in programma, sede dell’Archivio Storico.